TESTIMONIANZE
Chi ha avuto esperienze negative con maghi o altri operatori dell’occulto può mandarmi una testimonianza scritta (Riservatezza garantita)
Il Guaritore-killer
a) Il caso :
Si tratta di una sventurata donna che, accortasi di avere un nodulo nella mammella sinistra, anziché ricorrere alla scienza medica si era affidata alle “cure” di un mago. Il guaritore, che diceva di “lavorare con Padre Pio”, di cui asseriva essere cugino e ricevere suggerimenti direttamente dallo stesso, aveva consigliato, per espellere il tumore, di applicare sulla mammella impacchi a base di argilla e di nutrirsi solo con succhi di carote. Questo insolito trattamento, creato direttamente dal mago, veniva venduto a prezzo tutt’altro che modico. Com’era prevedibile, non vi è stato alcuno beneficio che potesse derivare dall’applicazione di terra delle dolomiti sul seno malato. Si osserva, inoltre, che il digiuno prolungato abbia avuto un effetto sicuramente debilitante sulla salute della donna. Naturalmente la malattia, ancorché regredire, si è aggravata.
Dopo essersi affidata invano a “cure” inefficaci, evidenziandosi un peggioramento dello stato di salute, l’ammalata decideva, finalmente ma ormai troppo tardi, di sottoporsi alle terapie chemioterapeutiche presso l’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (Savona). Dopo un periodo di ripresa, ciò malgrado, la donna decedeva il 3 novembre 1998.
La giustizia ha condannato quel mago per omicidio.
Fonti: G.I.P. Tribunale Di Savona, 22 dicembre 2004 (u.p. 24 settembre 2004, n. 352)
b) Qual è stato lo stratagemma seguito dal guaritore ?
L’inganno del guaritore nei riguardi dell’ammalata è di un’estrema gravità perché, dopo una serie d’illusioni e di condizionamenti psicologici, ha condotto la “cliente” alla tomba. I fatti raccolti negli atti del processo hanno evidenziato chiaramente la capacità ed abilità del guaritore d’impadronirsi della vittima a livello psicologico e pecuniare.
Ecco come si può riassumere la trama di questa drammatica vicenda:
- Desiderosa di un punto di riferimento e di aiuto per affrontare un determinato problema di salute, la vittima si è trovata a scegliere se affidarsi alla scienza medica o al guaritore.
- La capacità di convincimento del mago, subdola e penetrante, ha condizionato la volontà della malata nell’affidarsi ciecamente alle sue pratiche.
- Per esaltare e convalidare i suoi poteri di tipo esoterico-religioso, il mago affermava di “lavorare con Padre Pio”, di cui asseriva essere cugino e ricevere direttive dallo stesso.
- Per convincere la persona ammalata della bontà curativa del suo trattamento, il guaritore non ha esitato a fare opera di “demonizzazione” all’uso della medicina ufficiale, per screditarla agli occhi della donna e farle perdere fiducia nell’efficacia delle terapie oncologiche. Osserviamo, inoltre, che questo modo di agire di fronte a persone ammalate fa parte dello stratagemma di numerosi maghi e altri guaritori.
- Il guaritore, infine, tentò di screditare il marito agli occhi della donna per il timore che ella potesse scoprire la situazione reale. Fortunatamente, però, fu proprio il marito che, capito il raggiro, fece partire l’indagine denunciando il presunto guaritore ai carabinieri.
- L’opera di persuasione del mago fu così devastante che solamente dopo la scoperta della verità, si conobbe pienamente la condizione tragica della salute della donna, ormai in fase irreversibile.
- Nonostante la drammaticità della situazione, grazie alle cure dei medici dell’Ospedale di S. Corona, la donna visse ancora per circa sedici mesi.
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