lunedì 13 dicembre 2010

Meditazione per il Natale


Sermo del beato Guerrico d'Igny, 
abate cistercense del sec. XII


Guerrico nato a Tournai in Belgio tra il 1070 e il 1081 divenne professore e canonico. Più che quarantenne fu mosso dal desiderio di vedere san Bernardo. Convertito dalla sua predicazione verso il 1122 divenne suo discepolo a Chiaravalle. Dopo diciassette anni fu eletto abate di Igny nella diocesi di Reims nel 1138. I suoi sermoni raccolti dai suoi monaci, dimostrano chiaramente come Gesù si formi e cresca in noi per mezzo di Maria. Guerrico morì il 19 agosto 1157. 
Festa liturgica: 19 agosto.
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0 fanciullo dolcissimo, o Gesù buono, quanto è grande l’abbondanza della tua dolcezza: l’hai nascosta a quelli che ti temono, la concederai al massimo a quanti sperano in te, che tanta ne concedesti pure a coloro che ancora non ti conoscevano. Dolcezza senz’altro incomparabile e pietà ineffabile per cui io vedo il Dio che mi creò divenuto fanciullo per me; il Dio della maestà e della gloria non solo si è fatto simile a me nella realtà del corpo, ma si mostra anche miserevole e come bisognoso dell’aiuto umano nella debolezza dell’età. Veramente tu, Dio fanciullo, salvezza del mio volto e mio Dio, pur essendo tutto dolcezza e desiderio, ti rende tuttavia più dolce per me la fragilità delle membra ed è proprio questa che ti rende percepibile ai sentimenti e agli affetti dei piccoli, i quali non sono ancora in grado di prenderti come cibo solido.
Intanto è dolce, del tutto dolce e piacevole, pensare e ripensare al fanciullo Dio; per di più efficace e fruttuoso per guarire e addolcire, se ancora sono in noi, il rancore degli animi, l’asprezza delle parole, il rigore dei costumi. Non posso infatti credere che, laddove si conservano la coscienza e il ricordo di questa divina dolcezza, trovino posto l’ira e la tristezza; invece verrà respinto da noi ogni sentimento di indignazione e di amarezza insieme con ogni malizia. Succederà che, come fanciulli da poco nati, loderemo in modo degno il Signore fanciullo appena nato e, in armonia di atteggiamenti e di voci, dalla bocca dei fanciulli e dei lattanti sarà innalzata la lode del fanciullo e del lattante, del Signore Gesù Cristo, al quale, insieme con il Padre e con lo Spirito santo, siano lode e gloria per l’eternità dei secoli. Amen.

Fonti: Bianca Betto, Guerrico d'Igny e i suoi sermoni, Scritti monastici 12, Abbazia di Praglia, 1988, pp.203-204.


Una delle più antiche rappresentazioni della Natività: Libri delle Sentenze di Pietro Lombardo 1158

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