Ricordo bene i vecchi e impolverati manuali di teologia morale, nei quali solo le pagine che trattavano la sessualità erano scritte in latino, probabilmente per eccesso di pudore! Sembrava quasi che, nominate in latino, certe « parti vergognose » del corpo umano diventassero allora più accettabili alle orecchie di alcuni moralisti! In questi manuali vi erano descrizioni di atti sessuali e di perversioni, con un tale realismo e quantità di particolari, che era impossibile credere che questi libri fossero stati scritti da coloro stessi che avevano fatto professione di non conoscere nulla del sesso!
P.Gilles
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