"Cerco la solitudine, un luogo inaccessibile al male,
Dove con mente indivisa cercare il mio Dio
E alleviare la mia vecchiaia con la dolce speranza del cielo.
Cosa lascerò alla Chiesa? Lascerò le mie lacrime!…
Volgo i pensieri alla dimora che non conosce tramonto,
Alla mia cara Trinità, unica luce,
Di cui la sola ombra oscura ora mi commuove".
Gregorio Nazianzeno (+390)
Poemata de seipso, I,11 (PG 37, 1165 s.).
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