martedì 14 agosto 2018

Non dobbiamo temere i demoni





“Sant’Antonio diceva: «Spesso i demoni appaiono nella stessa forma con cui il Signore fece conoscere il diavolo a Giobbe; gli disse: I suoi occhi sono come l'aurora. Dalla sua bocca escono fiaccole ardenti e sprizzano scintille di fuoco. Dalle sue narici esce il fumo di una fornace ove brucia un fuoco di carboni. La sua anima è carbone ardente, dalla sua bocca esce una fiamma (Gb 41, 10-13)». Manifestandosi in questa forma, il principe dei demoni provoca terrore, come ho già detto; l'astuto si vanta con grandi discorsi.
Proprio di questo lo rimproverò il Signore quando disse a Giobbe: Stima il ferro come paglia, il bronzo come legno tarlato. Considera il mare come un vaso di profumi e il profondo degli inferi come suo prigioniero, lo ritiene una via per passeggiare (Gb 41, 19,23). E ancora, per bocca del profeta dice: Il nemico ha detto: Inseguirò, raggiungerò, e: Con la mia mano raggiungerò tutta la terra, come un nido, e raccoglierò come si raccolgono le uova abbandonate» (Is 10, 14).
Insomma i demoni si vantano di simili imprese e promettono di compierle per trarre in inganno quanti servono Dio, ma noi credenti non dobbiamo temere le apparizioni del demonio, né prestare ascolto alle sue parole, perché egli mente e non dice nulla di vero. Del resto, anche se osa vantarsi con tali e tante parole, viene trascinato dal Signore come un drago dall'amo, come una bestia da soma viene stretto dalla cavezza alle narici. Il Signore lo tiene legato come un passero perché possiamo prenderci gioco di lui. Il principe dei demoni e gli altri demoni suoi compagni divengono come scorpioni e serpenti per essere calpestati da noi cristiani. Ne è prova il fatto che noi continuiamo a vivere lottando contro di loro.
Colui che si vantava di cancellare il mare e di conquistare la terra intera, ecco che ora non riesce ad impedire a voi di vivere la vita ascetica e a me di parlare contro di lui. Non prestiamo ascolto a quello che dice perché mente; non temiamo le sue apparizioni: sono anch'esse menzognere. Ciò che si vede all'apparire dei demoni non è vera luce; essi portano con sé quasi una caparra e un'immagine del fuoco preparato per loro e cercano di spaventare gli uomini con quelle fiamme con le quali essi stessi saranno bruciati. Appaiono realmente, ma subito si dileguano senza riuscire a far del male ad alcuno dei credenti, portando con sé un'immagine del fuoco destinato ad accoglierli. E così non dobbiamo temerli, neppure in questo caso, perché tutti i loro intrighi sono ridotti a nulla per opera della grazia del Signore”.

Atanasio di Alessandria, Vita di sant’Antonio, Paoline 1995, pp. 142-143.

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