La spoglie del servo di Dio Padre Candido Amantini verranno traslate presso il Santuario Pontificio della Scala Santa.
Il 21 marzo alle ore 17.30, presso il Santuario Pontificio della Scala Santa verrà celebrata la Santa Messa in occasione della Traslazione del Servo di Dio Candido Amantini.
I resti mortali del passionista padre Candido verranno traslati dal Cimitero del Verano al Santuario della Scala Santa, e la celebrazione sarà presieduta dall’Arcivescovo monsignor Marcello Bartolucci, Segretario della Congregazione per le Cause dei santi.
Padre Candido è ancora molto popolare, conosciuto come il “famoso esorcista di Roma” e il suo ruolo è stato quello di un grande direttore spirituale.
Per cercare di capire le ragioni della popolarità e della spiritualità di Padre Candido, ZENIT ha intervistato il Dott. Paolo Vilotta, Postulatore delle Cause dei Santi.
- Chi è il servo di Dio Candido Amantini?
Paolo Vilotta: Padre Candido Amantini nacque a Bagnolo, in provincia di Grosseto il 31 gennaio 1914 da Giovanni Battista e Diolinda Fratini. Fu battezzato il 7 febbraio e gli fu imposto il nome di Eraldo. Conobbe i Passionisti durante una missione da loro predicata a Bagnolo e se innamorò. A dodici anni, terminate le scuole elementari, entrò nel seminario minore dei Passionisti a Nettuno (Roma).
A diciassette anni emise i voti perpetui. Nel 1936 venne a Roma, alla Scala Santa, per conseguire la licenza in Teologia presso la Pontificia Università “Angelicum”. Fu ordinato sacerdote il 13 marzo 1937.
Nel 1938 frequentò il Pontificio Istituto Biblico e contemporaneamente insegnò Sacra Scrittura nel seminario di Tavernuzze. Era dotato di una grande capacità di apprendere e di un’ottima conoscenza del greco, aveva imparato l’ebraico, il tedesco e il sanscrito. Dal 1941 al 1945 insegnò ebraico e Sacra Scrittura agli studenti di Vinchiano (Lucca) e di Cura di Vetralla (Viterbo).
Nel maggio del 1961 la sua salute ebbe un crollo, dovette sospendere l’insegnamento e subire un lungo ricovero ospedaliero. Si riprenderà, ma cambierà completamente attività.
Mentre era insegnante, saltuariamente affiancava il confratello P. Alessandro Coletti, già suo alunno, che era esorcista nella diocesi di Arezzo. Il P. Candido iniziò così a fare i primi esorcismi sotto la guida di P. Alessandro. Contemporaneamente iniziò ad avere contatti con padre Pio da Pietrelcina.
La sua preghiera, oltre a seguire le pratiche prescritte dalla sua Congregazione, andava assai al di là. Aveva preso l’abitudine di alzarsi nel cuore della notte per recarsi in cappella e fare un’ora di adorazione eucaristica. I fedeli si accalcavano per assistere alla sua messa mattutina. Il suo amore alla Madonna era quanto mai profondo e sentito, si esprimeva soprattutto con la recita del rosario. Ne è testimonianza l’unico libro che ha scritto “Il mistero di Maria” edito da Dehoniani nel 1971.
Una caratteristica di P. Candido, che è rimasta impressa in quanti lo hanno frequentato erano il sorriso, la serenità che manteneva anche mentre esorcizzava e la inalterabile pazienza che aveva con le folle che volevano avvicinarlo.
Nel 1986, su insistenza del cardinal Ugo Poletti, P. Gabriele Amorth si mise alla scuola di P. Candido per apprendere ed esercitare il ministero dell’esorcistato.
Negli ultimi anni della sua vita, la salute andò sempre più peggiorando e furono necessari frequenti ricoveri ospedalieri. La notte spesso era assalito da crisi di soffocamento e oppressione al cuore. Sentiva la morte ormai vicina e ne parlava con serenità. Passava lunghi momenti immerso nella preghiera e assente da tutto.
Assistito da alcuni confratelli morì santamente nella sua stanza, alla Scala Santa, la notte del 22 settembre 1992.
- Perché avverrà la traslazione?
Paolo Vilotta: I motivi per cui è prevista una traslazione e il riconoscimento dei resti mortali prevedono una “causa giusta”; in questo caso si procede per trasferire i suddetti resti mortali in un luogo più degno e salvaguardarli dall’umidità e altri agenti atmosferici.
Poche volte oggi si parla di Traslazione e Ricognizione Canonica, si tratta di un momento particolarmente importante per noi Cristiani e Cattolici. È, infatti, una delle tradizioni più antiche della Chiesa Cattolica per la quale il cristianesimo fin dalle origini si è distinto da tutte le altre religioni.
- Quali sono le virtù ed i meriti di Amantini?
Paolo Vilotta: Penso che a breve tempo, forse maggio di questo stesso anno, si procederà all’Apertura dell’Inchiesta Diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità del Servo di Dio padre Candido. È appunto in questo momento, durante questa ricerca, che si procederà a raccogliere tutte le testimonianze al fine di appurare se effettivamente P. Candido ha vissuto in grado eroico le virtù teologali e le virtù cardinali.
Circa le virtù e i meriti di padre Candido, posso dare una risposta, al momento, prettamente personale. Quello che più mi ha impressionato, al di fuori del suo famoso ruolo di esorcista, era la sua grande pazienza nel ricevere ogni giorno tantissime persone. Era, infatti, un grande Padre Spirituale, un direttore di anime che ai giorni d’oggi davvero viene spesso a mancare. Nel mondo di oggi si parla molto di psicologia e poco di anima.
Tutta la vita del Servo di Dio è stata costantemente rivolta verso Cristo e la Madonna, la costanza in questo non è mai venuta meno. Il frutto di quest’amore era espresso nella sua direzione spirituale verso tutte le anime bisognose che a lui si rivolgevano.
- In che modo e come la sua testimonianza di cristiano è ancora viva, e quali le ragioni per la causa di beatificazione?
Paolo Vilotta: La maggior parte delle persone conoscono P. Candido come il “famoso esorcista di Roma” – ma allo stesso tempo, il suo ruolo è stato anche quello di grande direttore spirituale. Era noto che per la maggior parte dei fedeli che venivano ricevuti da lui solo il 2% aveva davvero bisogno di esorcismi. Ma allo stesso tempo continuava a seguire costantemente tutte queste persone. Oggi viviamo un periodo in cui si pensa che la scienza, anche quella psicologica, possa risolvere ogni nostro problema. Sicuramente è vero ed è un aiuto molto importante, ma appunto l’esempio di P. Candido come sacerdote e religioso rivolto sempre al servizio dell’anima di una persona, penso che ci possa far molto riflettere. Allo stesso tempo anche il suo ministero di esorcismo può richiamare all’attenzione quanti su questo tema sono molto scettici, mentre non ci accorgiamo delle tante vittime del Male. Quasi si arriva a non credere all’esistenza del Diavolo, mentre è il Vangelo stesso che ce ne parla e ci da conferma di questa esistenza.
Voglio aggiungere che su internet molte persone dicono di trovare dei siti o blog su P. Candido in cui parlano di possibili reliquie o altro materiale. Dico di diffidare da queste notizie e se qualcuno vuole sapere o ha bisogno di ricevere qualcosa come biografie o immaginette sul Servo di Dio può contattare questa postulazione.
Articolo di Antonio Gaspari
ROMA, martedì, 20 marzo 2012 (ZENIT.org)
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