Viviamo i giorni che precedono immediatamente la Passione del Signore. Il vangelo di Giovanni ci fa vivere con Cristo momenti d’intimità. La risposta all’amore di Gesù, per sé e per tutti noi, la porge Maria, la sorella di Lazzaro. Lei, prostrata ai piedi di Gesù in quell'atteggiamento di profonda umiltà, esprime concretamente la sua immensa gratitudine: Gesù è suo Signore, il suo Re e perciò deve ungerlo con un unguento prezioso e profumato. Maria esprime questo gesto la gratitudine di tutti i credenti, il grazie di tutti salvati da Cristo, la lode di tutti i risorti, l'amore di tutti gli innamorati di Lui, la risposta migliore a tutti i segni con i quali egli ha manifestato a tutti noi la bontà di Dio. L'intervento di Giuda, invece, è gelido calcolo tradotto in cifra, trecento denari di profumo, versato inutilmente sui piedi di Gesù. E tra poco, per la stessa somma, venderà il suo maestro... Per chi è attaccato al denaro e lo ha fatto diventare il proprio idolo, davvero l'amore vale zero e la stessa persona del Cristo può essere svenduta per pochi soldi!