Quali sono le insidie del
diavolo e come possiamo riconoscerli? Prima di tutto, non dobbiamo mai confondere i
mali attribuibili al Maligno con quelli che derivano da cause naturali oppure
da noi stessi, perché molti attribuiscono le loro difficoltà personali o i loro
insuccessi a persecuzioni che il diavolo scatenerebbe in modo subdolo contro di
loro.
“Satana riesce a impadronirsi davvero dell’uomo in ciò che ha di più
intimo e prezioso quando questi, con atto libero e personale, si mette in suo
potere con il peccato”.
Dal Rito degli esorcismi e preghiere per circostanze particolari
(2001), p. 11.
La porta attraverso la
quale il diavolo si insinua è sempre stata la stessa sin dagli inizi dell'umanità: è il peccato.
Satana, infatti, diventò padre del peccato e fautore di morte per la sua stessa
disobbedienza e ribellione a Dio, così come ci ricordano le Sacre Scritture. Questo
spirito perverso, irrimediabilmente
rivolto al male, non ha altra volontà se non quella di trascinare gli uomini
con sé nella propria ribellione contro Dio. Vuole perdere gli uomini come ha
perso sé stesso, unicamente per colpa sua.
“Il diavolo e
gli altri demoni sono stati creati da Dio naturalmente buoni, ma sono diventati
cattivi da sé stessi, per propria iniziativa”.
Concilio
Lateranense IV
(1215)
Dio creò tutto con
sapienza e amore, e nel dare esistenza agli angeli e agli uomini, Egli gratificò
loro di una perfezione che li aveva innalzato fino alle vette della creazione.
È stato il peccato, in particolare quello dell'orgoglio, a corrompere le
creature spirituali (Lucifero e i suoi angeli) e quelle della terra (gli
uomini). Accecate dall’orgoglio, esse preferirono la menzogna alla verità,
l'odio all'amore, la guerra alla pace, la morte alla vera vita.
Ancora oggi il diavolo
porta avanti la sua opera di distruzione e di disumanizzazione attraverso il
mondo: sia che provi a tentarci, sia che cerchi di attirarci nell’affievolimento
della fede e della morale, sia che pretenda il culto da parte dei suoi
adoratori, in definitiva, è sempre il medesimo spirito malvagio che agisce dietro
le quinte. Il diavolo, che viene chiamato dal Vangelo «padre della menzogna»
(Gv 8,44) non mancherà di spadroneggiare domani coloro che oggi lo ascoltano e
lo seguono. Colui che avevamo ridotto a rango di mito o di immagine
antropomorfica, non ha affatto bisogno
di corna e di coda biforcuta per trascinare l’umanità nel peccato. Il
cristiano, tuttavia, mettendosi sotto la protezione di Dio, non ha nulla da
temere. Il diavolo tenta di imbrogliarci con le sue menzogne, è un fatto, ma
ciascuno ha la possibilità di scegliere da che parte stare.
“È venuto Cristo e ha legato il
diavolo. È legato in tutto simile ad un cane tenuto alla catena. È davvero
stolto quell’uomo che si fa mordere da un cane posto in catene!”.
Sant’Agostino Sermo 37
Nonostante il Cristo abbia legato il demonio, non
bisogna avvicinarsi incautamente a lui. Infatti, quegli sprovveduti che vanno a
stuzzicare il demonio sono incoscienti dei pericoli in agguato. Infatti, chi
cerca il diavolo finisce sempre per trovarlo! Mi riferisco soprattutto che
ricorrono a maghi o santoni per farsi togliere le “malocchio” o per farsi
predire il futuro.
Consigli per non cadere in mani
a ciarlatani e imbroglioni
È meglio farsi consigliare da un libraio cattolico, anziché
acquistare un libro su internet di cui non è accertata l’ortodossia o fedeltà alla
dottrina della Chiesa: di fatti, potrebbe rivelarsi nociva per la fede la
lettura di certi libri che trattano di magia, veggenza, medicine alternative, angeli, apparizioni e rivelazioni
private. Anche le sette divulgano libri sugli angeli e su ben altri temi come il
paranormale e le medicine parallele.
Non esitate a confidare le vostre difficoltà a un sacerdote
che vi ascolterà e vi consiglierà piuttosto
che consultare coloro che vantano di possedere doni “segreti” e inverificabili di
veggenza, sensitività o potere di guarigione. Spesso i ciarlatani si professano
credenti ed espongono segni religiosi al fin di ottenere la fiducia dei
consulenti.
Bisogna diffidare di coloro che promettono soluzioni immediate
o cura “miracolosa” con risultati infallibili. Spesso questi pretendono di
poter guarire o liberare da presenze malefiche senza che sia necessario consultare un medico o un
esorcista ufficiale.
E se volete, nonostante tutto, ascoltare chi vi fa la “scommessa
da pollo” tenetevi pronti a pagare “fior di quattrini” per una visita totalmente
inutile, e se poi chiedete la ricevuta fiscale, vi manderà subito al diavolo!
Non si deve mai portare addosso o ingerire prodotti
preparati dai maghi. Nel migliore dei casi essi daranno l’effetto placebo, ma
spesso questi preparati sono potenzialmente tossici e possono portare il
consumatore ad uno stato di confusione mentale.
Non bisogna mai credere in coloro che pretendono di
comunicare e dialogare con i defunti.
Non bisogna mai credere in coloro che pretendono di
conoscere e prevedere l’avvenire.
Non ricorrere mai a persone laiche che si spacciano per
esorcisti o a un sacerdote che compierebbe tale ministero in un modo marginale
e senza autorizzazione. L’esorcista ufficiale, è colui che ha ricevuto il
mandato dal vescovo del luogo, che agisce con totale trasparenza e che non
chiede mai retribuzione per il ministero che esercita.
Padre Gilles, esorcista diocesano